A Sumer il Matrimonio Sacro, l’unione tra i due amanti divini, veniva nello stesso tempo rappresentato e realizzato con una vera notte d’ amore tra il re del paese, nelle vesti di Dumuzi, e una sacerdotessa in quelle di Inanna.
La cerimonia notturna, che avveniva nella camera più riposta del tempio, era segreta e si svolgeva secondo un rituale tramandato fin dalla notte dei tempi.
Secondo quanto è riportato nel famoso poema L’ EPOPEA DI GILGAMESH, Isthar s’ innamorò di Gilgamesh e tentò di sedurlo, ma questi la respinse ed ella, furente d’ odio e di gelosia, gli lanciò una terribile maledizione che gettò l’ eroe nella pena e nell’ angoscia.
Alla dea Isthar furono intitolate le possenti e meravigliose mura di Babilonia, la cui fama circolò per tutto il mondo antico e si protrasse nei secoli. Si diceva che fossero inespugnabili e che la stessa dea, in tenuta da battaglia, sorvegliasse l’ ingresso principale alla città durante gli assalti o i preparativi di guerra.
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Grazie Francesca