Il 1° Maggio, a Cocullo (AQ), come ogni anno dal 2012, si svolge il tradizionale rito “dei serpari”, un evento di grande richiamo turistico e religioso dedicato a San Domenico, protettore dal morso dei serpenti.
Forse non tutti sanno, però, che l’origine di questo suggestivo evento cattolico ha origini pre-cristiane molto antiche, quando Dea dei serpenti era la divina Angizia (Angitia per i romani).
Considerata anche la Dea della fertilità, Angizia aveva il potere di incantare i serpenti e di neutralizzarne il veleno iniettato con il morso, oltre ad avere il potere derivante dalla conoscenza delle erbe curative.
Le origini latine di Angizia, della quale ci sarebbe ancora molto da raccontare, sono più antiche di quanto si possa pensare; in estrema sintesi, esse passano dalla Persia, dove la troviamo con il nome di Anahita, da Babilonia, come Ishtar, per giungere ad Uruk, la sua città sumera di residenza, in cui era venerata con il nome di Inanna.
Con il massimo rispetto nei confronti di San Domenico e dei suoi devoti, non vanno dimenticate le origini della “Festa dei serpari” ed il loro valore.
La conoscenza del passato ci consente di comprendere il presente e affrontare meglio il futuro.
(c) Biagio Russo