Non fidarti delle apparenze…
Un orologio fermo segna l’ora esatta due volte al giorno.
Il Sito Ufficiale
Non fidarti delle apparenze…
Un orologio fermo segna l’ora esatta due volte al giorno.
(un breve accenno)
Potrete assistere, in rete, in diretta online, ad una mia intervista ad opera di Elena e Giulio, di “Dialoghi Sparsi.”
DialoghiSparsi è un’associazione culturale nata da una collaborazione tra Roma, Verona e Milano con l’esigenza di unire varie voci e talenti creando un dialogo sempre aperto e interdisciplinare su tutto ciò che concerne corpo-mente-spirito e ambiente.
Per collegarvi all’evento, avete due possibilità:
dalla pagina Facebook “DialoghiSparsi”
https://www.facebook.com/DialoghiSparsiEventi
oppure
iscrivendovi al canale Youtube “Dialoghi Sparsi”
https://www.youtube.com/channel/UCMVeORJ_tTtE8hDa2DiWD-g/featured
C’è anche la possibilità di interagire, il dialogo è libero.
(anteprima dell’evento)
Buona connessione !
ASTROLOGIA KARMICA
(Martin Schulman)
La Missione del Capricorno
(22 dicembre – 20 gennaio)
Fu di mattina quando Dio si trovò con i suoi dodici figli di fronte a Sé e piantò il seme della Vita in ognuno di loro.
Uno a uno, tutti i figli si avvicinarono per ricevere il dono concesso.
“Delusione” deriva dal verbo latino “deludĕre”, cioè “prendersi gioco”; da “ludus” (gioco).
Si rimane delusi quando sono venute meno delle aspettative, sia riferite a eventi che a persone: “Facevo molto affidamento su di te, ma mi hai deluso!”
Spesso la delusione viaggia a braccetto con l’illusione o l’inganno, ma in verità sono eventi causa che determinano il sentimento di quell’emozione, la delusione, che ne è una conseguenza e può essere più o meno intensa: essere delusi, essere profondamente delusi, ecc.
Ciò premesso, sappi che:
le persone non ci deludono, siamo noi che le sopravvalutiamo, loro sono quello che sono sempre state, eravamo noi che avevamo bisogno di vederle superiori.
Non affidarti agli altri, conta su te stesso, abbi fiducia nella tua forza, si te stesso, sempre.
Non permettere a qualcuno di dirti cosa devi pensare, non mettere la tua mente nelle mani di altri.
Non smettere mai di imparare.
Non crearti aspettative, immagina i tuoi desideri come se fossero già e lascia che tutto scorra.
Ricorda…
Nessuno può sentirsi superiore agli altri, tu sei unico!
Soprattutto, non chiudere mai il cuore, ma lascia aperto il cervello.
Non si sa mai…
© Biagio Russo, liberamente ispirato dai libri Schiavi degli Dei e Uomini e Dei della Terra – 2010/2016 Ed. Drakon edizioni.
ASTROLOGIA KARMICA
(Martin Schulman)
La Missione del Sagittario
(23 novembre – 21 dicembre)
Fu di mattina quando Dio si trovò con i suoi dodici figli di fronte a Sé e piantò il seme della Vita in ognuno di loro.
Uno a uno, tutti i figli si avvicinarono per ricevere il dono concesso.
Le dottrine esoterice e occulte che, per secoli, hanno lasciato la loro impronta nel pensiero filosofico dei polopi di tutto il mondo trattono radici nell’antico Egitto.
Qui, tra piramidi e sfingi, nacquero le dottrine mistische della sapienza eterna, dalle cui fondamenta derivò ogni altro insegnamento proveniente dall’India, Persia, Caldea, Media, Cina, Giappone, Babilonia, antica Grecia e Roma.
Tutti si nutrirono del frutto del sapere che i grandi maestri della terra di Iside, già Ishtar per i Babilonesi e Inanna per i Sumeri, avevano accumulato per millenni e tramandato a coloro che erano in grado di comprenderlo.
Dall’epoca del grande Ermete, nessun sapiente è riuscito a raggiungere le vette della saggezza dei maestri dell’antico Egitto, dove si trovava la grande Loggia delle logge della mistica.
E’ dal quel sacro tempio che giunsero i neofiti, i quali, divisi in gerofanti, maestri e adepti, vagarono poi nel mondo portandol con sé tutto il retaggio della sapienza occulta per rendrne partecipi coloro che erano pronti a riceverlo.
A dessi e ai loro meriti si rivolge, tuttora con riverenza, ogni studioso di scienze occulte.
Sebbene i maestri dell’antico Egitto fossero grandi, uno solo di essi meritò l’appellativo di “Maestro dei maestri”. La memoria di quest’uomo, se di “uomo” si tratta, si perde nella notte dei tempi. Egli è noto come Ermete Trismegisto ed è considerato il padre della scienza occulta, nonché il fondatore dell’astrologia e dell’alchimia.
Non si conosce con esattezza la sua vita, anche se, già da miglialia di anni, diversi paesi si contendano il privilegio di avergli dato i natali.
La sua ultima incarnazione sembra essere avvenuta in Egitto, in una data che risale alle più remote dinastie di quel paese, assai prima della venuta di Mosé. Altre fonti narrano che sia stato contemporaneo di Abramo, di cui forse fu maestro. Secondo la tradizione, la sua esistenza terrena durò trecento anni, poi passò a un altro piano di vita e fu deificato: divenne così il dio Thoth, identificato poi dai greci come Ermete, dio della saggezza.
Per inciso, nell’oriente persiano, secondo Zaratustra (Zarathustra – Zoroastro; tra il XVIII secolo a.C e il XV secolo a.C.) Ahura Mazda era il dio della saggezza, una divinità che troviamo ben oltre 3.000 anni prima in Sumer relativamente a Enki o Ea per i babilonesi.
Gli egiziani lo adorarono per secoli chiamandolo “Scriba degli Dèi” e restituendogli il titolo di “Trismegisto” o “Tre Volte Eccelso” o “Grande dei Grandi”.
Presso ogni popolo, il suo nome fu sinonimo di “Fonte di Saggezza”.
(cfr. Il Kybalion)
Quando si avvicinava la sua morte, Alessandro il Grande fece tre richieste ai suoi ministri:
1) Che la sua bara fosse portata dai migliori medici dell’epoca.
2) Che i tesori che aveva venissero sparsi lungo il cammino che portava alla tomba.
3) Che le sue mani restassero fuori dalla bara e alla vista di tutti.
I ministri, sorpresi, domandarono il motivo di queste richieste, ed egli rispose:
1) Voglio che i medici migliori portino la mia bara per dimostrare che non hanno alcun potere sulla morte.
2) Voglio che il terreno sia coperto dai miei tesori perché tutti possano vedere che i beni materiali qui conquistati qui restano.
3) Voglio che le mie mani restino fuori dalla bara di modo che le persone possano vedere che siamo arrivati a mani vuote e ce ne andiamo a mani vuote.
(c) Biagio Russo
Che sia di Riflessione.
ASTROLOGIA KARMICA
(Martin Schulman)
La Missione dello Scorpione
(23 ottobre – 22 novembre)
Fu di mattina quando Dio si trovò con i suoi dodici figli di fronte a Sé e piantò il seme della Vita in ognuno di loro.
Uno a uno, tutti i figli si avvicinarono per ricevere il dono concesso.
“A te Scorpione, affido il compito di purificare ed eliminare gli ostacoli.
Dovrai rimuovere e far morire tutto ciò che impedisce la realizzazione del mio piano, affinché sia dato spazio a tutto ciò che è puro e nobile. Così comincerai da te stesso: imparerai a morire e rinascere dalle tue ceneri; poi insegnerai all’uomo a fare altrettanto. Affinché tu possa assolvere il tuo compito, ti dono i talenti della volontà, dell’intuizione e della rinascita. Usali con amore e non dimenticare che intolleranza, eccessivo individualismo e passioni incontrollate saranno grandi ostacoli lungo il tuo viaggio”.
Al termine dello Zodiaco, rivolgendosi a tutti quanti, Dio disse:
«Ciascuno di voi ha avuto per compito una parte del mio Piano.
Non ingannatevi pensando che la vostra parte ne rappresenti la totalità.
Solo quando troverete la Scintilla Divina,
il tesoro di luce che ho nascosto nei vostri cuori,
capirete che i Dodici sono Uno
e che ognuno di voi è integro e perfetto.
Solo in quel momento il mio Piano vi si svelerà in tutta la sua interezza e il suo splendore».
Una volta lasciato a sé stesso, ogni figlio decise di mettere a buon frutto il dono ricevuto, ma nessuno dei dodici capì né il proprio dovere, né il proprio dono.
Quando molto imbarazzati tornarono da Dio, questi disse loro:
«Credete tutti che il dono dell’altro sia più prezioso del vostro. Vi permetto dunque di scambiarli».
E per un istante ogni figlio conobbe l’estasi prospettando tutte le possibilità della sua nuova missione.
Ma Dio sorrise e disse:
«Tornerete da Me parecchie volte per chiederMi di liberarvi dalla vostra missione e ogni volta esaudirò il vostro desiderio. Voi attraverserete un gran numero di incarnazioni prima di compiere la missione iniziale prescritta da Me ad ognuno di voi. Vi concedo un tempo infinito per assolverla, ma potrete stare con Me solo quando ciò sarà compiuto».